2018
Tony Cheung – Chemical Happiness
Attraverso i suoi disegni dà voce al suo pensiero, facendosi sguardo riflessivo sulla Cina odierna. Un vastissimo paese che ha quasi smarrito il suo patrimonio culturale negli ultimi due decenni, in favore di una industrializzazione violenta. Non definendosi un agente del cambiamento ma un osservatore curioso, Cheung, attraverso la riscoperta dell’illustrazione tradizionale cinese, del manga giapponese e della Pop Art assieme ad altri elementi più legati al suo immaginario di provenienza, rende il suo lavoro estremamente ironico e simbolico. L’indagine sulle tematiche contemporanee della sessualità, dell’alienazione e della violenza che le profonde trasformazioni derivate dalla conversione turbocapitalista della sua nazione hanno prodotto. “Chemical Happiness rappresenta il mio dubbio, la mia inquietudine e la mia cautela verso questa società, in cui tutti sorridono, si divertono e fingono, mentre si mantengono silenziosi e accecati. Sembra che nessuno si accorga quanto questa felicità sia falsa e nociva, o che comunque la gente faccia finta di non averlo notato”.
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Through his drawings this artist gives voice to his thought, becoming a reflective eye on today’s China, a vast country that in the past two decades has almost lost its cultural heritage in favor of a violent industrialization. Not defining himself as an agent of change but just a curious observer, Cheung, through the rediscovery of the traditional Chinese illustration, as well as the Japanese manga and Pop Art – along with other elements more related to his imaginary source – makes his work extremely ironic and symbolic. A research on the contemporary themes of sexuality, alienation and violence produced by the profound transformations derived from the turbocapitalist turn of his nation. “Chemical Happiness represents my doubt, my disquietude and my caution towards this society, where everyone smile, have fun and make-believe, while keeping silent and blinded. It seems that no one notices how much this happiness is false and harmful, or maybe people just pretend not to notice it”.